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Lettera aperta al mondo scientifico ed industriale in periodo di Covid-19 e smog

 

 

Autori: Team Sales di Pollution Analytical Equipment Abstract: L’importanza dell’unità di intenti e dell’etica professionale in un periodo di emergenza globale

“LETTERA APERTA AL MONDO SCIENTIFICO ED INDUSTRIALE IN PERIODO DI COVID-19 E SMOG”

C’è un gran fermento nel mondo scientifico su più fronti e sono molti gli studi ed i lavori consultabili in questi giorni:

– alcuni evidenziano cause-effetto già accertate, come gli impatti nocivi dello SMOG o del fumo di sigaretta sull’apparato respiratorio, purtroppo bersaglio del COVID-19 e di altri virus già conosciuti come la SARS, tra questi citiamo: “Air pollution and case fatality of SARS in the People’s Republic of China: an ecologic study”. Environ Health (February 15 2003) “Analysis of factors associated with disease outcomes in hospitalized patients with 2019 novel coronavirus disease”. Chinese Medical Journal (February 28 2020)

– altri, utilizzando come strumento di ricerca la meta-analisi, necessaria vista la contingenza degli eventi presi in considerazione, stanno portando avanti interessanti studi sulla possibile veicolazione del COVID-19 tramite il particolato aerodisperso, soprattutto in condizioni metereologiche e di inquinamento atmosferico similari a quelle che caratterizzano la Pianura Padana, tra questi citiamo: “Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as Compared with SARS-CoV-1”. The new england journal o f medicine (March 17 2020) POSITION PAPER “Relazione circa l’effetto dell’inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione di virus nella popolazione”  (Marzo 2020)

Quel che è certo è che il mondo della frenesia e del consumismo si è fortemente rallentato, facendo respirare un po’ d’aria pulita al nostro Pianeta e facendo meno rumore per permetterci di ascoltare meglio i moniti della scienza e dell’ambiente.

Un articolo di Mario Tozzi intitolato “Deforestazione e allevamenti intensivi. I danni all’ambiente fanno esplodere i virus” pubblicato su La Stampa del 04 Marzo 2020, ha come premessa una verità assoluta: “Per prenderci cura della nostra salute dobbiamo iniziare a difendere il pianeta”.

Noi non siamo scienziati ma pensiamo.

Pensiamo che in questi momenti così difficili dobbiamo essere tutti più coesi.

Pensiamo che affidarsi alla ricerca scientifica ed agli esperti in ambito medico ed ambientale sia fondamentale in queste circostanze.

Pensiamo che sia profondamente sbagliato speculare su un’emergenza globale e sull’impegno profuso dal mondo della ricerca e dell’informazione, il quale non deve essere strumentalizzato per vendere mascherine al posto di bulloni, né in modo colposo né doloso.

Su quest’ultima riflessione ci sentiamo di esprimere un parere da esperti del settore delle tecnologie ambientali da anni: purtroppo ci sono aziende che sfruttano l’impatto mediatico della ricerca scientifica per riempire le città di meri generatori di numeri per monitoraggi ambientali senza alcuna competenza e valenza tecnologica, solo perché giustamente la popolazione in questo momento è estremamente sensibile all’argomento; purtroppo l’etica e la professionalità non sono per tutti.

In ogni caso ci auguriamo che al termine di questo periodo di emergenza vi sia una grande presa di coscienza, che il rispetto dell’ambiente, della natura, di un modello di sviluppo economico e di un progresso più incentrato sulla sostenibilità sia non solo da auspicare, come già fatto in passato, ma da… attuare!

Non dobbiamo essere tutti scienziati, ma pensanti si!

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